Descrizione
RITRATTI ROMANI, con un nuovo testo introduttivo di Emanuele Trevi, e i testi di Rocco Carbone su Alessandro Severo, Pia Pera su Demostene e Emanuele Trevi su Seneca.
[…]Per me, questa piccola opera riveste significati affettivi molto profondi e radicati nella
memoria, a partire dal fatto che tra gli autori arruolati da Marco ci sono Pia Pera e Rocco
Carbone, che molti anni dopo sono diventati i protagonisti di un mio libro, Due vite, che
riguarda anche la mia vita e quella di Marco. Più in generale, direi che in queste pagine c’è
una miniatura, un’immagine credibile della nostra gioventù, che non è stata solo un tempo,
ma un mondo, vale a dire un reticolo fittissimo di relazioni e interazioni, di influenze e
suggestioni reciproche. Gli altri ci incuriosivano perché in ognuno di loro potevamo vedere
un’immagine eloquente dell’unicità, che forse è la più umana delle qualità umane, ed è la
stessa sostanza preziosa che Marco cercava nel silenzio polveroso e venerabile dei Musei
Capitolini. Anche le nostre vite, in tutti questi anni, come tutte le vite che ci hanno preceduto,
sono state soggette alle potenti forze centrifughe e isolanti dell’invecchiare, del disincanto. E
proprio questo mi rende così cara quest’operetta mista di immagini e parole. Eravamo in
tanti, eravamo giovani, e soprattutto, per una breve stagione, siamo stati in grado di vedere e
amare le stesse cose: che fossero un libro, un film, una musica, o i tesori nascosti nella nostra
città. Tutto il resto, lo abbiamo imparato dai libri, ma forse è meno importante.